mercoledì 10 gennaio 2007

Se voglio essere cristiano dovrò mica credere in Dio?!

Interessante avvenimento in Inghilterra, specificamente all’università di Exeter (riportato anche dal Foglio di oggi). L'associazione Evangelical Christian Union e’ stata espulsa dalla Students’ Union, l’associazione ufficiale degli studenti cui ogni “society” deve far parte per avere finanziamenti e usare le strutture dell’universita’.

Il motivo? Equal Opportunities ovviamente! Lo Statuto dell’associazione prevede che chi vuole farne parte deve credere in Dio e nella chiesa evangelica. Apriti cielo! E’ bastato questo a scaternare le ire della Students’ Union! Discriminazione! Niente e’ valso dire che gli incontri sono aperti a tutti, ma che ovviamente chi vuole entrare a far parte del direttivo dovra’ pur essere “evangelical Christian”, o no? A niente e’ valso dire che stigmatizzare questa come discriminazione sarebbe come “chiedere che vengano ammessi i maschi nella squadra di rugby femminile”.

Ovviamente i ragazzi della Christian Union sono ultra agguerriti e sono arrivati fino alla High Court of Justice per difendersi. Ben Martin (non spaventatevi, in foto qui accanto!) ha dichiarato alla BBC: "Going to court is the last thing we want to do, but we really feel that our fundamental freedoms of belief, association and expression are being threatened here. We are quite prepared to stand up for those freedoms, hence why we are going to court." Martin ha anche definito l'azione della Students' Union come un "blatant infringement of our rights".

La Students’ Union ha dichiarato: “The Evangelical Christian Union is the only society identified that has barriers to entry - both for membership of the society and to be on the committee of the society. […] This is certainly not a debate regarding the beliefs of the society, it is one of equal opportunities”. Interessante soprattutto sottolineare la parola “identified”. Certo le associazioni musulmane non brillano per aperture a fedeli di alter religioni, ma hanno l’intelligenza “politica” di farla franca, oltre alla “copertura” multi-culti dei soliti benpensanti.

Stupisce favorevolmente la presa di posizione dell’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, primate della Comunione Anglicana. Egli ha infatti dichiarato: “the refusal by some student unions to recognise evangelical Christian groups looked like a fear of open argument".

Non è la prima volta che capita una cosa del genere. L’anno scorso era capitato un caso analogo all’Università di Birmingham. Qui veniva aggiunta una ulteriore ragione veramente al di là del bene e del male: la Society era aperta a “men and women”, discriminando in questo modo i transgender!!

Da quel che ho letto la storia non è priva di lati oscuri, e qualche “pulce” si potrebbe fare anche agli studenti della Christian Union. Tuttavia l'idea di espellere una Society perchè ha una identità e quindi è discriminatoria è veramente assurda. E l’assurdità è talmente evidente che non so neanche come commentarla!

Quello che posso dirvi è che andrò a chiedere lumi ai membri della Christian Union della mia università. Vi riferirò delle mie indagini.

Da amante della politica mi verrebbe da dire che se i membri della Christian Union sono numericamente abbastanza, avrebbero solo da iscriversi alle altre Societies e farsi eleggere nei direttivi: un invasione pacifica in massa conquistando posti nelle Female Rugby, Gay&Lesbian, Muslim, Jew, Sikh&Punjabi, African. Insomma: dimostrare l'assurdità di una cosa del genere eleggendo un maschio di 20 anni a capo della squadra di Rugby Femminile porterebbe forse portare un po' di disincanto a questi politichini della Students' Union di Exeter.

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