sabato 13 gennaio 2007

Radici cristiane, sussidiarietà, solidarietà

Dove non arriva l'Europa della burocrazia, del laicismo e del politically correct sembra sia arrivato in questi mesi l'Abruzzo. E' questa la lezione che si può trarre da una prima lettura del nuovo Statuto regionale abruzzese, definitivamente approvato (con due scrutinii) il 12 settembre 2006. All'interno del testo, alle radici cristiane è dedicato il 4° paragrafo dell'art. 2, che sancisce i "principi" dell'ordinamento legislativo regionale. Il testo recita come segue:
4. La Regione riconosce i valori delle sue radici cristiane ed informa il proprio ordinamento al rispetto della dignità umana ed ai principi di libertà, democrazia, giustizia, equità, eticità, uguaglianza, pace, solidarietà, sussidiarietà, pluralismo e promozione della persona umana.
Colpisce, nel medesimo articolo, l'importanza attribuita ad un altro termine chiave per la dottrina sociale della Chiesa, vale a dire il principio di Sussidiarietà. Il concetto viene ripreso nel successivo art. 10, che prende in considerazione l'argomento nella sua duplice dimensione orizzontale e verticale:
Art. 10 La sussidiarietà
1. La Regione sostiene e valorizza l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale e la realizzazione dei diritti e della solidarietà sociale.
2. La Regione promuove il ruolo delle Autonomie locali e l'associazionismo fra Enti Locali; garantisce la partecipazione degli Enti locali all'attività degli Organi regionali attraverso il Consiglio delle Autonomie locali; applica il principio di decentramento amministrativo.
Che la sussidiarietà sia - soprattutto dopo il Trattato di Amsterdam del 1997 - uno dei principi fondamentali dell'ordinamento giuridico dell'Unione Europea, è cosa nota ai più. Tuttavia, essa è sempre stata intesa in senso "verticale", cioè come modalità di rapporto tra diversi livelli di governo. Il valore più profondo - e in un certo senso "rivoluzionario" per la società contemporanea - del principio di sussidiarietà, tuttavia, non è mai stato seriamente preso in considerazione dal legislatore europeo. Nel testo costituzionale europeo attualmente "congelato", si può dire che la sussidiarietà orizzontale, nei fatti, sia stata deliberatamente ignorata.
Che una regione italiana di medie dimensioni come l'Abruzzo, invece, faccia della sussidiarietà uno dei pilastri del proprio ordinamento - unendosi così ad altre regioni come la Lombardia, che da anni è "in prima linea" da questo punto di vista - è un segnale positivo, per quanto circoscritto. L'auspicio è che alle dichiarazioni di principio, pur necessarie e significative, seguano i fatti. Per una politica realmente impegnata nel valorizzare la persona, invece che nel sostituirsi sistematicamente ad essa.
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c.v.d.
(by John Smith)

Come riportato dal Bollettino della Sala Stampa Vaticana e ancor prima dal nostro blog, e’ stato nominato il Nunzio Apostolico in Italia. Anche il Foglio di sabato faceva notare (come noi il precedente mercoledì) il fatto che il nuovo Nunzio Bertello ed il Segretario di Stato Bertone sono quasi compaesani. Inoltre, riguardo alla successione alla Cattedra arcivescovile di Varsavia, va segnalato che lo stesso giorno della nomina di Bertello, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, già da noi segnalato come possibile candidato forte.

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