sabato 6 gennaio 2007

Notizie dal mondo/1: Cordoba, New York, Varsavia, Roma: Palazzo Apostolico e via Po.


Scuola di Comunità, casa Ratzinger

Insistentemente circola la voce che il nostro Papa, notoriamente vicino a Comunione e Liberazione, faccia assiduamente “Scuola di Comunità”.

La Scuola di Comunità è l’incontro periodico tipico del movimento di CL. Ecco cosa ne diceva il fondatore: “Dobbiamo parlare della vita, ma alla luce della nuova esperienza che abbiamo incontrato con Gesù. [L’esercizio] deve essere lo sviluppo di un incontro con Cristo ed il segno che la Scuola è guidata è che uno esce cambiato, è un posto dove l’impulso affettivo di comunicare con la cultura è fortificato alla luce della fede, e serve a generare un’attenzione ai bisogni delle persone, una carità che si esperim nella consistenza organica di un Lavoro”.

Pare che la scuola di comunità avvenga di sabato, come a volerlo ricaricare delle energie spese la settimana prima delle incombenze liturgiche domenicali. Come possiamo immaginare, il professor Ratzinger pare non si risparmi nella preparazione della Scuola, anche se sembra abbia confessato il dispiacere di non avere abbastanza tempo per leggere in anticipo il testo. Dato che Benedetto XVI non è membro di CL, pare che la Scuola sia ”diretta” da una della Memores Domini (ordine di laici consacrati di CL) che servono il Papa fin da prima dell’elezione.

Cordoba: Cattedrale o Moschea?

Continua la controversia sulla Cattedrale di Cordoba. La comunità musulmana locale ha chiesto all’arcivescovo di Cordoba l’uso per la preghiera comunitaria della Cattedrale. Alla base di questa richiesta sta il fatto che la Cattedrale, prima della Reconquista, era una moschea. Interessantissimo l’articolo su Avvenire di padre Samir SJ che spiega con chiarezza e concisione il motivo del rifiuto dell’arcivescovo di Cordoba Juan José Asenjo Pelegrina (dichiarando testualmente che questa ipotesi «genererà confusione tra i fedeli» e «non contribuirà a una coabitazione pacifica tra i credenti» e aggiungendo: «Noi, cristiani di Cordoba, desid eriamo vivere in pace con i credenti di altre religioni, ma non vogliamo essere sottomessi a delle pressioni continue che non contribuiscono alla concordia»). Interessante soprattutto per la sua semplicità il fatto che se è vero che la Cattedrale era una Moschea, è ancor di più vero che la Moschea è stata costruita sulle macerie di una precendente Cattedrale. Meditate gente meditate.


Nuovo arcivescovo di Varsavia, comunista?

La nomina di Wielgus ad arcivescovo di Varsavia conteneva già da subito una particolarità: il titolo di Primate di Polonia, tradizionalmente coincidente con quello di arcivescovo di Varsavia, sarebbe rimasto al cardinal Glemp, vescovo “uscente”. Il neo-arcivescovo Stanisław Wojciech Wielgus, invece, prima ancora della sua messa di installazione, è stato accusato di aver

collaborato con la Sluzba Bezpieczenstwa (SB) , la polizia politica comunista negli anni Sessanta e Settanta. Dopo aver negato sdegnatamente, è notizia di questi giorni la sua ammissione di colpa. Va sottolineato che molti preti dovevano necessariamente e loro malgrado avere rapporti con i servizi segreti e non è chiaro se l’attività di spionaggio dell’arcivescovo abbia effettivamente causato danni alla Chiesa polacca. Ora che Wielgus ha ammesso le sue colpe e espresso il suo rammarico per ciò che ha fatto e per aver mentito. La palla ora torna al Palazzo Apostolico, che si trova in una situazione di evidente imbarazzo: il Vaticano fino a prima di Natale aveva fatto fede alla versione di Wielgus, affermando che il Santo Padre era “a conoscenza” del passato dell’Arcivescovo. Ora in molti in Polonia chiedono di fare mac china indietro. Wielgus ha rimesso ogni decsione al Papa. Nei prossimi giorni si saprà quali sono le (eventuali) decisioni prese dalla Santa Sede.


New York

Tra non molto il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, volerà a New York per presentare la rivis ta Oasis, rivista edita in italiano, inglese, arabo e urdu pensata per i cristiani dell’Asia e dei paesi a maggioranza musulmana.


Roma - Via Po – Nunziatura Apostolica di Italia e San Marino,
Nunzio Apostolico CERCASI.


Il Santo Padre h
a nominato l’arcivescovo Paolo Romeo alla sede di Palermo. Il posto prestigioso suona tuttavia come il più classico dei promoveatur ut amoveatur. Il Nunzio Apostolico in Italia, fedelissimo del cardinal Sodano (già segretario di stato) aveva avuto alcune “divergenze di opinione” con il santo padre a proposito della gestione del dopo-Ruini alla presidenza della CEI. Aveva infatti indisse una consultazione epistolare tra tutti i vescovi italiani perchè ne indicassero il successore senza informare il Santo Padre di questa iniziativa. Iniziativa grave soprattutto perché in Italia il presidente della CEI è (nonostante qualche monsignore vorrebbe diversamente) nominato direttamente dal Papa e non eletto dai vescovi.

Questa nomina “scopre” la casella molto ambita di Nunzio Apostolico in Italia. Il Nunzio Apostolico tradizionalmente ha una grandissima influenza nella nomina dei vescovi. Questa influenza è un po’ minore in Italia, vista la contiguità con la Santa Sede, sarà tuttavia interessante vedere chi sarà il suo successore

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