domenica 28 gennaio 2007

PACS, idee da Oltreoceano e da Oltretevere.

Il vescovo ausiliario dell'arcidiocesi di Seattle Joseph Tyson e' stato ascoltato in un'audizione dalla Camera legislativa dello Stato di Washington negli Stati Uniti riguardo ad una legge su quelli che noi chiameremo "PACS".

Fin qui niente di strano: lo strano e' che invece che arroccarsi su una specie di linea Ruini (per intenderci) di rifiuto assoluto e la richiesta di cancellare questa proposta di legge, ha proposto una cosa abbastanza inconsueta e originale, che devo confessare non mi dispiace affatto! La sua proposta e' di "broaden its provisions, extending the definition of partnership to relationships beyond that of unmarried couples, to prevent discrimination against an elderly parent, a sibling, housemate or another in residence." In pratica ha richiesto di allargare le possibilita' dei PACS rendendoli possibili anche tra coinquilini, fratelli, un figlio solo che vive con un genitore.

E' curioso notare come questa proposta si era gia' verificata efficace in un occasione analoga quando l'allora arcivescovo di San Francisco (e ora a capo del "Sant'Uffizio") William Joseph Levada aveva proposto la stessa cosa al governo cittadino di San Francisco quando si trattava di discutere di chi avesse diritto all'assistenza sanitaria.

Il motivo per cui questa proposta mi pare curiosa e' interessante e' che da un lato disinnesca l'attenzione sulla c.d. famiglia omosessuale che e' di fatto il vero motivo per cui si vogliono introdurre i PACS. Dall'altro allarga talmente tanto la platea dei possibili aventi diritto da renderla una cosa molto diversa dalla famiglia e dal matrimonio, diventa qualcosa in cui le coppie conviventi sono solo un sottoinsieme, e neanche il piu' rilevante. E questo potrebbe avere un sano effetto a cascata.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi sembra un'idea intelligente. Non si tratterebbe più di equiparare alla famiglia le coppie di fatto, ma di regolarizzare e legalizzare i rapporti di due o più conviventi che non costituiscono famiglia nel senso tradizionale, dando loro tutela giuridica maggiore. Non è una via da scartare a priori.